Oggi,
giustamente, i leader, e non solo, dei Paesi occidentali, europei e non,
attaccano con forza Putin, – c’è chi lo considera un folle -, per avere deciso
di invadere l’Ucraìna. Ma, in passato, l’atteggiamento prevalente,
nell’Occidente, nei confronti di Putin era molto diverso.
Da diversi anni ormai Putin ha fatto uccidere molti suoi oppositori, soprattutto fra i giornalisti.
Ha limitato fortemente libertà fondamentali in ogni Paese democratico, ad esempio la libertà ad esprimere il dissenso, la libertà di manifestare.
Ha fatto sì che le elezioni divenissero una farsa.
Da diversi anni ormai Putin è un dittatore feroce e molto pericoloso, non a caso il regime russo è stato definito “democratura”, una democrazia autoritaria, anche se il termine più giusto sarebbe, secondo me, una vera e propria dittatura.
Ma i leaders dei Paesi occidentali, le loro classi dirigenti, soprattutto a livello economico, non si sono affatto preoccupati del mancato rispetto di diritti umani fondamentali nella Russia di Putin.
Hanno mantenuto con la Russia di Putin rapporti molto intensi, in primo luogo a livello economico.
Io, da sempre, mi sono occupato di economia, negli studi e nel lavoro.
Considero importanti gli interessi economici, ma essi non possono essere i soli ad essere tutelati.
Invece, nei rapporti con la Russia di Putin, da parte delle leadership dei Paesi occidentali solamente gli interessi economici sono stati garantiti.
Inoltre, i cosiddetti oligarchi russi, molti dei quali hanno rapporti economici diretti con Putin, e la cui affermazione è stata favorita dalla Russia putiniana, hanno fatto affari in molti Paesi occidentali, che non solo hanno avvantaggiato loro ma anche le economie dei Paesi occidentali.
Ad esempio hanno acquistato alcune squadre di calcio, soprattutto in Inghilterra.
Poi, con la Russia di Putin si è formato un ceto sociale composto da un numero di persone piuttosto ricche che si sono spesso recati per turismo nei Paesi occidentali, effettuando molti e costosi acquisti.
Peraltro, nella Russia di Putin non sono certo scomparsi i poveri, i quali anzi sono aumentati.
Quindi la Russia di Putin, in vari modi, ha prodotti effetti molto positivi per i sistemi economici dei Paesi occidentali, di qui il disinteresse delle leadership di quei Paesi per i diritti umani calpestati in Russia.
Occorre aggiungere che i Paesi occidentali avrebbero dovuto prevedere che un dittatore come Putin avrebbe potuto assumere iniziative così pericolose come l’invasione dell’Ucraìna.
Ma, forse, non è stata solo una sottovalutazione della pericolosità di Putin. Non si è voluto contrastarlo adeguatamente per salvaguardare i vantaggi economici che i Paesi occidentali hanno ricevuto dalla Russia di Putin.